Matera è una città dove il tempo sembra essersi fermato, sia nella sua storia raccontata attraverso i Sassi, le case scavate nella roccia, sia nella sua cultura, ricca di tradizioni popolari, letteratura e cinema. La città, nonostante sia altamente innovativa e moderna, ha saputo preservare i suoi tesori culturali, diventando Capitale Europea della Cultura nel 2019. Le parole di Carlo Levi ne “Cristo si è fermato a Eboli” risuonano ancora oggi come un invito a scoprire i tesori nascosti di Matera, una volta considerata una “vergogna nazionale” ma oggi ammirata in tutto il mondo per la sua bellezza e la sua unicità.
Il Parco dei Sassi e delle Chiese Rupestri di Matera è stato selezionato dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità nel 1993. I Sassi sono antiche case scavate nella roccia della Murgia di Matera, che risalgono alla preistoria. Sono composti da ambienti su più livelli, che erano originariamente utilizzati sia da persone che da animali. A partire dal 1952, queste abitazioni hanno iniziato a trasformarsi in lussuose strutture ricettive senza perdere il legame con la storia e la tradizione della città.
Le chiese rupestri di Matera sono state costruite dai monaci a partire dall’VIII secolo e sono più di 150, tutte di diversa tipologia. Alcune hanno due o tre navate, mentre altre sono scavate nel sottosuolo o hanno la facciata incassata. Una di queste chiese è particolarmente notevole: si tratta della Cripta del Peccato Originale, risalente al X-XII secolo e completamente affrescata.
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Le leggende sui Sassi di Matera sono molto suggestive e affascinanti, ma non si basano su fatti storicamente verificabili. Una delle leggende più famose riguarda la strana sfilata che si dice si svolga ogni anno durante la notte del 1° novembre, quando le anime del purgatorio sarebbero solite vagare tra le strade dei Sassi con le candele accese. Tuttavia, non ci sono prove concrete a sostegno di questa storia. Anche la leggenda del tesoro perduto di Federico I Hohenstaufen non ha fondamento storico e rappresenta semplicemente una delle tante storie di tesori nascosti che affascinano l’immaginazione popolare.
Il famoso scrittore e pittore torinese Carlo Levi fu esiliato nel 1935 e visse per un periodo di tempo a Grassano e Agliano, due città della provincia di Matera. La sua esperienza in questa regione è stata raccontata nel suo famoso romanzo autobiografico “Cristo si ferma a Eboli”, spesso citato dalle guide turistiche di Matera durante i loro tour.
Le osservazioni di Levi sulla vita e sulla cultura dei contadini del Sud Italia sono state fondamentali per la comprensione del vero sudismo. Egli ha descritto il profondo senso di fratellanza e di solidarietà che lega queste persone, un legame che non è basato sulla religione ma sull’antica e comune sofferenza e pazienza. Carlo Levi ha anche realizzato numerosi dipinti, schizzi e saggi sulla questione del Mezzogiorno d’Italia, pubblicando spesso le sue opere.
Migliora questo testo: Matera e la Basilicata hanno ispirato molti romanzi e sono stati spesso scelti come location per film internazionali. Alcuni esempi sono il romanzo di Carlo Levi “Cristo si ferma a Eboli”, il film “The Passion” di Mel Gibson, “Omen” di John Moore, “Ben Hul” di Bekmambetov Muer, “Veloce come il vento” di Matteo Rovere, e anche il film “Wonder Woman”. Ma non solo: Matera è stata anche la location del film “007 No Time to Die” e del “Vangelo di Matteo” di Pierre Paul Pasolini. Nonostante i grandi cambiamenti avvenuti nel tempo, Matera e la Basilicata continuano a essere una fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo.