
Montescaglioso e la sua abazia
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11/11/2023La notte dei Cucibocca è una delle tradizioni più antiche e suggestive della Basilicata, che si svolge ogni anno il 5 gennaio a Montescaglioso, in provincia di Matera.
Si tratta di un rito ancestrale che coinvolge grandi e piccini, tra mistero e magia, e che richiama numerosi visitatori da tutta la regione e non solo.
In questo post vi racconteremo tutto quello che c’è da sapere su questa manifestazione unica nel suo genere, che ha anche ispirato una storia di Topolino.
Chi sono i Cucibocca?
I Cucibocca sono dei personaggi inquietanti che si aggirano per le vie del paese con il volto coperto da una lunga barba bianca di canapa, gli occhi cerchiati da occhiali fatti con le bucce d’arancia e il capo adornato da un grande cappello di paglia, spesso ricavato da un disco di canapa usato nei frantoi.
Portano con sé una lucerna, un canestro e soprattutto un lungo ago, con il quale minacciano di cucire la bocca a chi non farà silenzio. Il loro nome, infatti, deriva dal verbo “cucire” e dal sostantivo “bocca”, e indica la loro funzione di imporre il silenzio e la quiete nella notte che precede l’Epifania, quando la Befana porta i doni ai bambini.
I Cucibocca sono accompagnati da un gruppo di suonatori che intonano canti popolari e da una folla di curiosi che li segue per le strade.
Quali sono le origini della Notte dei Cucibocca?
Le origini della Notte dei Cucibocca sono incerte e oggetto di diverse interpretazioni. Alcuni ritengono che si tratti di una tradizione legata al culto di Arpocrate, il dio egizio del silenzio, di cui esiste un affresco seicentesco nell’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, il principale monumento di Montescaglioso.
Altri pensano che i Cucibocca siano la personificazione degli animali che, per una notte, si liberano dalle catene e hanno la facoltà di parlare, predire il futuro e punire chi maltratta le bestie.
C’è chi li collega alla strage degli innocenti ordinata da Erode, o a una forma di protesta dei braccianti e dei contadini che, travestiti da Cucibocca, irrompevano nelle case dei padroni per sottrarre le pietanze della cena dei “9 bocconi”, un altro rito tipico della vigilia dell’Epifania. Infine, c’è chi li considera le anime dei defunti che tornano dal Purgatorio per far visita alle case in cui avevano abitato, sperando di trovare cibo e acqua.
Come si svolge la Notte dei Cucibocca?
La Notte dei Cucibocca inizia all’imbrunire, quando i Cucibocca si radunano nell’Abbazia di San Michele Arcangelo, dove ricevono la benedizione del parroco e la chiave del paese dal sindaco. Poi, iniziano il loro giro per le vie del centro storico, bussando alle porte delle case e chiedendo il permesso di entrare.
Se gli abitanti accettano, i Cucibocca entrano e si siedono intorno al focolare, dove consumano i “9 bocconi” offerti dai padroni di casa. Si tratta di 9 pietanze tipiche della cucina locale, tra cui struffoli, pettole, mostaccioli, fichi secchi, noci, mandorle, vino e liquori.
Dopo aver mangiato, i Cucibocca lasciano un segno della loro presenza, cucendo un lembo di stoffa o un pezzo di carta sulle tende, sui vestiti o sui mobili. Poi, riprendono il loro cammino, fino a raggiungere la piazza principale, dove si svolge il gran finale della manifestazione. Qui, i Cucibocca si tolgono i travestimenti e si rivelano alla folla, che li applaude e li ringrazia per aver portato fortuna e prosperità al paese.
Perché visitare Montescaglioso durante la Notte dei Cucibocca?
La Notte dei Cucibocca è un’occasione unica per scoprire una delle tradizioni più antiche e suggestive della Basilicata, che si tramanda da generazioni e che conserva tutto il suo fascino e la sua magia. Visitare Montescaglioso durante questa notte significa immergersi in un’atmosfera fiabesca e misteriosa, tra luci, suoni, colori e sapori tipici della cultura lucana.
Inoltre, Montescaglioso è un borgo ricco di storia e di bellezza, che merita di essere visitato anche per le sue attrazioni artistiche e naturalistiche, come l’Abbazia di San Michele Arcangelo, il Castello, il Museo Civico, il Parco della Murgia Materana e le vicine Sassi di Matera, patrimonio dell’UNESCO. Insomma, una meta imperdibile per chi ama la Basilicata e le sue tradizioni.