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17/02/2023Il tax-free shopping è un'agevolazione riservata ai non residenti dell'Unione Europea che consente loro di richiedere il rimborso dell'IVA pagata sugli acquisti effettuati in Italia.
L'articolo 38-quater del Dpr 633/1972 stabilisce che i viaggiatori stranieri che acquistano beni di consumo in Italia hanno diritto alla restituzione dell'IVA pagata sull'acquisto, allo scopo di incentivare lo sviluppo del commercio internazionale e favorire il turismo dei consumatori stranieri.
Per richiedere il rimborso dell'IVA, il cittadino non residente dell'UE che effettua acquisti in Italia deve rivolgersi a specifiche agenzie internazionali, le Tax Refund Agency, che si occupano di rimborsare l'imposta sul valore aggiunto.
Il cittadino non residente o domiciliato all'esterno dell'Unione Europea che acquista beni di consumo in Italia da un negozio convenzionato che esibisce la scritta "Tax-Free Shopping" riceve dal negoziante:
- La fattura;
- Il modello di rimborso Tax Refund.
Quali sono i requisiti per accedere al Tax-Free Shopping?
Per usufruire del tax-free shopping, l'acquisto in Italia deve soddisfare i seguenti requisiti:
- Il bene deve essere acquistato da un privato cittadino;
- L'acquisto deve riguardare beni di importo superiore a 154,94 €, IVA inclusa;
- Il bene deve essere per consumo personale o familiare;
- I beni devono essere trasportati nei bagagli al di fuori dell'Unione Europea entro 3 mesi dall'acquisto;
- Deve essere emessa una regolare fattura elettronica che, oltre ai consueti dati, deve indicare gli estremi del documento di riconoscimento del turista. A tal fine, l'art. 4-bis, DL n. 193/2016 ha introdotto, a decorrere dall'1.9.2018, l'obbligo di fatturazione elettronica tramite il sistema OTELLO 2.0;
- Al cessionario viene poi messo a disposizione il documento elettronico con il codice che certifica l'avvenuta acquisizione.
NOVITÀ
Con la risposta all'interpello n. 485 del 19 luglio 2021, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che per i turisti non UE, il codice Otello non è sufficiente per il rimborso, ma è necessaria la consegna dei documenti cartacei al cliente estero. Il documento può essere considerato esistente solo nel momento in cui entra nella disponibilità del cessionario.
Trattandosi di fattura elettronica, il documento che riguarda gli acquisti tax-free può essere consegnato sia in modalità analogica con la stampa o in modalità digitale con una mail.
Il cessionario deve poi dimostrare l'uscita delle merci dal territorio con il codice di visto digitale generato da Otello 2.0.
Poi, se entro tre mesi il privato extra-UE trasporta i beni fuori dalla UE ed entro quattro mesi riconsegna una copia della fattura con il timbro “visto uscire” della Dogana UE al venditore, quest'ultimo potrà emettere una nota di credito in cui verrà indicato il rimborso dell'IVA precedentemente pagata.
La normativa sta per essere aggiornata. Maggori informazioni qui